LA REGLA 2 MINUTO DE RICORSO IN CASSAZIONE

La Regla 2 Minuto de ricorso in cassazione

La Regla 2 Minuto de ricorso in cassazione

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Ho notificato in data 28 febbraio un ricorso per cassazione, e impar ho ancora capito nè la cancelleria mi ha fornito utili indicazioni al riguardo se debba essere o meno allegata l’istanza 369 cpc . Lei che ne pensa?

La questione può essere decisa dalle sezioni unite o dalla sezione semplice, sempre in pubblica udienza, con la requisitoria scritta del pubblico ministero e con la facoltà per le parti di depositare brevi memorie.

Ad essa, ex art. 376 (come modificato ex L. 69/2009) il Primo Presidente della Corte assegna tutti i ricorsi, a meno che impar ricorrano i presupposti per l’assegnazione alle sezioni unite (come accade, ad esempio, nel caso in cui la Corte sia investita della decisione in ordine ad una questione di giurisdizione ovvero ad una questione di diritto di particolare importanza).

Correlativamente è stato poi modificato il primo comma dell’articolo 361 nel senso di conservare alla parte la scelta tra autonoma ricorribilità immediata e ricorribilità differita all’impugnazione della sentenza definitiva per un’altra categoria di sentenze parziali (cd. parzialmente definitive): si tratta delle sentenze di condanna generica di cui all’art. 278 e di quelle sentenze che decidono una o alcune delle domande senza definire l’intero giudizio. Per effetto della disposizione in commento si determina quindi una disarmonia del codice di rito essendo rimasto invece fermo il tradizionale regime dell’appellabilità delle sentenze impar definitive.

L’art. 363 (come novellato dal d.Lgs. 40/2006 ed applicabile quindi ai provvedimenti ed alle sentenze pubblicate dal 2 marzo 2006) prevede che il Procuratore generale presso la Corte di cassazione possa chiedere alla Corte di enunciare nell’interesse della legge il principio di diritto al quale il giudice di merito avrebbe dovuto attenersi, non solo quando le parti non hanno proposto ricorso nei termini di legge o vi hanno rinunciato (ipotesi già previste nella preesistente formulazione dell’articolo), ma anche quando il provvedimento non è ricorribile in Cassazione e non è altrimenti impugnabile.

per motivi attinenti alla giurisdizione, ad esempio quando una sentenza è emessa da un giudice civile e non da un giudice amministrativo quando previsto dalla legge;

impar dovrà mai mancare la narrazione di quei fatti che sono necessari al giudice di legittimità per capire le censure sollevate contro la sentenza impugnata. L’autosufficienza del ricorso per Cassazione significa, sotto questo profilo, che il giudice di legittimità non deve essere costretto a ricercare nei fascicoli dei gradi precedenti gli atti o i documenti che servono per supportare i motivi di impugnazione, sotto il profilo fattuale;

Prima di approfondire la struttura del ricorso per Cassazione si possono evidenziare due linee guida fondamentali che si dovranno sempre avere in mente quando si scrive l’atto:

gli estremi della sentenza impugnata (ossia l’autorità giudiziaria che ha emesso la sentenza; la sezione in cui è stata pronunciata; il numero della sentenza; la data della decisione, della sua pubblicazione e della notifica, se vi è stata);

La redazione dei motivi con cui si censura la violazione del diritto o della giurisprudenza applicata

della possibilità, per la Corte, di procedere alla rettificazione consiste nell’esigenza di scongiurare l’annullamento della decisione impugnata tutte le volte in cui la Corte di cassazione, rimanendo nell’ambito della sua funzione istituzionale e check this blog nel rispetto del fatto come ritenuto dal giudice di merito, possa ovviare a errori di diritto, insufficienze motivazionali o cadute di attenzione da parte del giudice “a quo”, lasciando inalterato l’essenziale del contesto decisorio assunto con la sentenza esaminata (Sez. U, n. 9973 del 24/06/1998, Kremi, Rv. 211072)17.

L’avv. R. ha proposto appello al Consiglio di Stato, e quest’ultimo ha rigettato osservando che il mutamento di indirizzo espresso dalle Sezioni Unite useful reference della Corte di cassazione con la sentenza richiamata dall’appellante – per il quale è stato ritenuto non impugnabile autonomamente davanti al Consiglio nazionale forense l’atto di apertura del procedimento disciplinare – impar rende, per ciò solo, impugnabile quell’atto davanti al giudice amministrativo, posto che, per legge, la giurisdizione sulle decisioni disciplinari del Consiglio nazionale forense spetta alle Sezioni Unite della Corte di cassazione.

Invece l’esposizione deve essere tale da individuare esclusivamente ciò che rileva dei fatti di causa, per far così comprendere al giudice di legittimità il senso dei motivi di impugnazione.

Abbiamo detto che ad avere interesse a contestare la sentenza della Corte d’Appello è la parte in causa per cui la sentenza è sfavorevole. Ci sono tuttavia dei casi in cui la sentenza della Corte d’Appello è parzialmente sfavorevole (e di conseguenza parzialmente favorevole) per entrambe le parti in causa, perché accoglie alcune (ma impar tutte) delle richieste di entrambe. Ebbene, in questo ricorso in cassazione caso entrambe le parti in causa possono proporre ricorso per Cassazione.

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